Jazz & Baccalà: la ricetta perfetta

baccalà

Ingredienti per una serata perfetta: musica jazz quanto basta, un pizzico di baccalà in ogni portata, due chef e le rispettive mani a creare il connubio perfetto tra nutrimento dell’anima e del corpo. 

Questa la ricetta seguita meticolosamente per creare “Jazz&Baccalà” al ristorante “L’amo” di Caserta, una cena a quattro mani realizzata sapientemente dal resident chef padrone di casa Antonio Tedesco e da Antonio Peluso chef e patron de “La Locanda del Baccalà”.  

Se “L’amo” racconta le storie di mare, non poteva che raccontare quella di uno dei protagonisti d’eccellenza del nostro mare: il baccalà, che è invece il protagonista delle storie che narra “La Locanda del baccalà” nei suoi piatti.  

antipasto

Attraverso tre portate, in aggiunta a un’entrée di benvenuto composto da mini buns di mozzarella di bufala con baccalà marinato, scarola riccia e confettura di papacelle piccante, gli chef hanno creato il giusto mix di sapori che hanno trovato nella freschezza del baccalà un pendant perfetto. A dimostrazione della grande flessibilità del baccalà ad adattarsi positivamente a molti ingredienti, l’antipasto: una rosa di degustazione in cui gli ospiti hanno potuto saggiare baccalà affumicato; strudel di baccalà con uvetta, peperoncini di fiume e ketchup di pomodoro grigliato e baccala in olio cottura al rosmarino su crema di cicerchia. 

primo

Contrariamente a quanto suggerisce il nome, il primo è stato tutt’altro che un “mesca francesca” (in dialetto partenopeo “miscuglio mal riuscito”): una mista corta esaltata nel sapore grazie al condimento a base di baccalà, capperi di salina e pomodorini infornati.  

Una ulteriore esplosione di sapori è poi giunta ai palati dei presenti grazie al secondo concepito in baccalà al limone su cremoso di patate del Fucino al nero di seppia e pecorino, a sottolineare come un ingrediente considerato dai più “di serie b” possa essere un buon alleato per una cucina, invece, più gourmet.  

dolce

Per il dessert la sorpresa è firmata Antonio Peluso che ha addolcito le papille gustative degli ospiti (soprattutto quelle dei più critici) con una cheesecake scomposta con base di pasta frolla al cacao, guarnita con amarene e una meringa rigorosamente al sapore di baccalà.  

Marika Manna

The following two tabs change content below.

Marika Manna

Vivo persa nei libri. Amo le parole. Perché hanno "un effetto magico. Nel senso che hanno la capacità di forgiare il pensiero degli uomini. Di condizionare i loro sentimenti. Di dirigere la loro volontà e le loro azioni". Amo anche i punti. Molto. Segnano la fine ma l'inizio di una nuova storia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *