Il Piceno nel bicchiere: la cantina Tavio

Storicità vitivinicole Picene

La cantina Tavio nasce nel 1919, quando il signor Tavio tornato dall’America con i suoi pochi risparmi, decide di comprare un appezzamento di terra, di circa sette ettari iniziando l’attività di coltivatore.

La prima vendemmia è datata all’anno successivo e darà vita all’attuale cantina Tavio, una piccola realtà che ad oggi con 350 quintali di raccolto annui, produce 3500 bottiglie. A queste si legano i vini alla mescita, eredità familiare che non stenta ad essere messa da parte, riportando nel bicchiere il tradizionale “succo d’uva”, che dona convivialità durante i momenti di festa.

Nel rispetto del territorio e delle tradizioni, i vini biologici prodotti dalla cantina Tavio, riescono a conservare i profumi e i sapori piceni, proponendo vini di ottima struttura ed equilibrio gusto-olfattivo.

Tra i vitigni autoctoni coltivati secondo il sistema di allevamento a guyot, ritroviamo la Passerina e il Pecorino, entrambi vitigni a bacca bianca, quelli a bacca nera come il Sangiovese e il Montepulciano e l’alloctono Cabernet.

Le etichette della cantina Tavio

Da ormai dieci anni, ad occuparsi della cantina di famiglia sono Marco e il papà Pasquale, che nelle loro quattro etichette rappresentano gli ideali e la storicità territoriale, cercando di rispettare i dictat conservati da generazioni.

Tra le proposte della cantina troviamo due vini bianchi, “Eurialo” una Passerina in purezza e “Il Re bambino” un Pecorino anch’esso in purezza di cui vengono prodotte 1000 bottiglie per tipologia.

La Passerina nasce da una soffice pressatura delle uve, una fermentazione a bassa temperatura e un’affinamento sui lieviti esausti svolto in acciaio per otto mesi. Le sensazioni organolettiche richiamate sono quelle dei fiori bianchi e del miele, dove la buona struttura, insolita per questa tipologia di vino, permette il giusto mashup tra sapidità e acidità, garantendo un giusto equilibrio.

Il Pecorino, prodotto con le stesse tecniche della Passerina, ha come da tradizione, una grande struttura e dei sentori organolettici che riportano ai fiori gialli, agli agrumi e a tendenze tropicali. Al binomio dei vini bianchi si affiancano due rossi, rappresentati dal “Niso” un Marche Rosso IGT e dal “Kowalsky” il Rosso Piceno Superiore, ultimo arrivato in casa Tavio.

Il “Niso” la cui produzione si attesta sulle 1000 bottiglie, è ottenuto da uve Montepulciano, Sangiovese e Cabernet, compie una lunga macerazione sulle bucce e un successivo affinamento in acciaio per otto mesi. Al naso, questo Marche Rosso ricorda i profumi dell’amarena, dei frutti rossi, della marasca, ed un leggero richiamo al legno.

Infine, ritroviamo il Rosso Piceno Superiore, prodotto in 500 pezzi e composto da uve Montepulciano e Sangiovese, con una lunga macerazione sulle bucce e un affinamento di un anno in legno. Si percepiscono sentori di frutti rossi maturi, un retrogusto di legno e cioccolato.

Tutte le etichette sopra citate, in seguito all’affinamento, riposano in bottiglia per un paio di mesi prima di entrare in commercio ed essere degustate.

La politica produttiva aziendale, è l’affinamento in legno per i vini rossi che arrotondano e smussano le loro spigolosità naturali, grazie a barrique e mini tonneaux esauste. Questi garantiscono la territorialità del prodotto senza trasformare completamente l’identità organolettica bensì arricchendone delicatamente le note sensoriali.

L’attenzione è riservata ai dettagli e regala anche nel packaging e nella scelta dei nomi delle singole bottiglie, una nota distintiva.

Marco infatti, oltre che appassionato di vino, è un insegnante di musica, ed ha deciso di riversare questa sua cultura musicale nei nomi delle singole etichette, che nascono in riferimento a collaborazioni che egli stesso ha avuto con la band “THE GANG” .

La parte grafica invece è opera dell’artista marchigiana Daniela Carolina Piunti, che con il suo estro riesce a regalare un’etichetta iconica all’intera produzione della cantina. Ogni singola bottiglia è facilmente riconoscibile.

Presente e futuro della cantina Tavio

La cantina Tavio fa della propria tradizione vinicola un punto di forza, che, nel 2020, le ha permesso di festeggiare il centenario dalla prima vendemmia, reso iconico dall’imbottigliamento di una serie di magnum; un traguardo di grande importanza se si valutano le esigue produzioni della realtà stessa.

Marco non ha mai azzardato troppo nella produzione, rimanendo fedele al lavoro familiare, ricordandosi sempre di fare il passo secondo la gamba. Questo è uno dei motivi per cui l’azienda tiene sotto controllo la distribuzione dei suoi prodotti, ricercando realtà ristorative che potessero rispecchiare l’artigianalità.

Proiettandoci verso il futuro, a livello produttivo la cantina incrementerà già dal prossimo anno il numero di bottiglie prodotte per il Rosso Piceno Superiore che passerà da 500 a 1000 bottiglie, e inserirà una nuova etichetta un Rosso Offida con un duplice affinamento per la durata complessiva di tre anni, di cui uno in acciaio e due in legno.

Famiglia, tradizione e territorio, sono in questa bellissima realtà vitivinicola il motore aziendale, che senz’ombra di dubbio rappresenta un’oasi felice per chi ama parlare in prima persona con il produttore e regalarsi dei momenti inediti alla scoperta di vini che incarnano a pieno la filosofia e la tradizione territoriale.

Cantina Tavio

Località: Ctr. Ciafone 103, Offida (AP)

Contatti: 3334484850 – 0736810117

Instragram: @taviovini

Facebook: @TAVIOvini

Sito Web: www.taviovini.it

The following two tabs change content below.

Roberta Petrini

Ultimi post di Roberta Petrini (vedi tutti)

One thought on “Il Piceno nel bicchiere: la cantina Tavio

  1. Grandi personaggi, ottimi vini, serietà professionale. Complimenti!! Buone cose per il vostro lavoro negli anni a venire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *