Il Progetto Ragù 7su7
la riscoperta del patrimonio culturale e storico di Napoli
Ieri nella splendida location di Palazzo Petrucci si è tenuta la conferenza stampa Ragù 7 su 7, un progetto dedicato ad uno dei piatti simbolo della gastronomia partenopea.
Ad intervenire l’assessore alla Regione per le pari opportunità e la formazione Chiara Marciani, che ha voluto ribadire l’importanza della formazione per i giovani nel settore ristorazione.

Successivamente prende la parola Francesca Marino, rappresentante della piattaforma My Social Recipe, da tempo ormai punto di riferimento in Campania e non solo delle iniziative legate alla gastronomia del territorio, ci parla dell’ esigenza di concentrarsi non più solo sul mondo pizza ma di dare spazio e valore alla tradizione culinaria partenopea: ” Il ragù è un po’ come il sangue, ti scorre dentro” e aggiunge “il ragù è sicuramente un simbolo della tradizione e del patrimonio gastronomico e storico di un popolo che è quello napoletano”.

Ad intervenire anche Luciano Pignataro, giornalista eno-gastronomico del Mattino e del LucianoPignataro WineandFoodblog , che invita i partecipanti a riscoprire gli antichi valori nascosti delle piccole cose, come ad esempio il ragù che, più di qualunque altro piatto , rappresenta il rapporto che la città di Napoli ha con le sue tradizioni culinarie.
Tra le aziende sponsor del progetto di valorizzazione Ragù 7su7 non poteva mancare Solania, azienda leader nella produzione del San Marzano D.O.P..
L’amministratore Giuseppe Napoletano nel manifestare il suo entusiasmo per il progetto aggiunge:” In occasione della celebrazione del ragù abbiamo voluto presentare una varietà di pomodoro, il Cru di Solania, un’eccellente produzione selezionata tra i comuni di S.Valentino e Sarno, un prodotto tipico e che parla del nostro territorio e che con uno speciale codice rimanda al lotto di produzione.
Solania è promotrice inoltre del progetto il “Mio S. Marzano”, che nasce sotto l’egida della Coldiretti Campania e del Consorzio San Marzano D.O.P. e prevede che i pizzaioli e i ristoratori possano scegliere il lotto di produzione e personalizzare l’etichetta della confezione di latta con il logo del locale, la loro immagine o altro segno identificativo.
La Buona Tavola.
Flavia Masi
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