Borgo Petroro: alta ristorazione e benessere della mente
Presi dai ritmi forsennati della vita quotidiana, quante volte volte abbiamo pensato, lascio tutto e scappo via?
Oggi parliamo di un luogo in cui la parola d’ordine è relax. Relax inteso come benessere della mente e del corpo, unito al senso del gusto.
Borgo Petroro Country e Relais Restaurant, nasce nel cuore delle meravigliose colline Umbre a pochi chilometri da uno dei borghi più belli d’Italia, Todi. Quello che lascia senza fiato una volta arrivati a destinazione, è la vista mozzafiato che fa da sfondo come un quadro naturale all’ingresso. Chiudendo gli occhi, sembra di fare un tuffo nel Medioevo. Non si è in un hotel, ma in un villaggio con tanto di corte centrale, cantina, viuzze costellate di ciottoli ed aratri. Un vero e proprio luogo magico lontano dai fastidiosi rumori cittadini.
Lo stile interno del ristorante è particolare: arazzi e dipinti avvolgono il cliente in ogni singolo spazio. Il calore dei caminetti e gli ampi spazi con i divani, destinati alla conversazione, ci accolgono e ci coccolano. Le camere sono volutamente poche e ben studiate, dall’esposizione solare all’arredamento in legno di recupero, omaggiato all’artigianalità “made in Italy“: il relax ed il benessere mentale sono la priorità.
Dopo una giornata di passeggiate nel verde, alla scoperta dei borghi vicini, si è accolti da uno spazio riservato al benessere del corpo e della mente. L’idromassaggio e la sauna sono contornati da quadri e tappezzeria capaci di suscitare emozioni uniche.




IL BENESSERE PSICOFISICO NASCE DAL CIBO
Importanza fondamentale per una completa rigenerazione è ovviamente quella dedicata al senso del gusto. In questo caso, si parla di alta ristorazione dello Chef due stelle Oliver Glowig, approdato in Umbria per guidare il ristorante del Relais. Il talentuoso Chef, di origine tedesca, ma ormai da anni naturalizzato italiano, ha come principio ed ispirazione cardine l’eccellenza del territorio rivisitata con note di gusto degne della più alta cucina. Il ristorante, all’interno del castello, viene metaforicamente chiamato Locanda – chiamata Petreja in omaggio alla Gens Petreja, che nell’antica Roma risiedeva nel Castrum. Il senso della locanda è quello di accostare i sapori semplici di un tempo remoto a quelli della moderna ristorazione, fatta di variegate contaminazioni.

ALTA RISTORAZIONE E SAPORI DEL TERRITORIO NEI PIATTI
Il menù è concepito attraverso tre differenti percorsi di degustazione con dei piatti rappresentativi e specialità della locanda nati dalla costante connessione dello Chef col territorio, ed in cui si portano in auge prodotti ormai dimenticati. Lo Chef si innamora prima del luogo, poi dei suoi sapori e dei prodotti. Utilizza, infatti, soltanto materie prime. Ha lasciato qualche piatto già presente nel menù inserendone però altri che sono suoi figli diretti, come i bottoni con ortica, ricotta, lumache e salsa al Grechetto di Todi. Piatto importante è il piccione, diventato un punto di incontro e contrasto per tanti rappresentanti dell’alta ristorazione. Per quanto riguarda il dessert, vi è una proposta variegato, un vero e proprio angolo di dolci. Famosa è la “mela a sonagli”, dolce che riprende il semplice frutto rivisitato in tre diverse consistenze con biscotto friabile:

La visione di Gowlig si racchiude in queste parole, che sono per lui un dettame fondamentale: “abbinare i prodotti e non coprirli“.
- VOCABOLO CASTELLO/LOCALITA’ PETRORO
- TELEFONO:06059 TODI(PG)
Sara Nicoletti
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